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SOSTEGNO FINANZIARIO PER I GIOVANI RALLISTI DEL WRC

11 Ottobre 2024

Redazione

Scritto da: Camillo Andrulli

Il campionato mondiale di rally ha bisogno di una nuova linfa, che siano i regolamenti tecnici, sportivi o anche semplicemente qualche volto nuovo. Sarebbe proprio quest’ultima la novità a cui starebbe puntando il WRC attraverso il suo promotore. Già nel corso di questa stagione abbiamo visto e stiamo vedendo giovani talenti come Mārtiņš Sesks e Sami Pajari al volante di una Rally1, a volte ibrida.

Questi due rallisti si sono talmente distinti da essere nuovamente richiamati rispettivamente da M-Sport Ford WRT e da Toyota Gazoo Racing WRT. Per questo scopo, i promoter del WRC sono pronti a finanziare le squadre che vorranno portare i piloti giovani sulle proprie auto, esattamente come hanno fatto in questa stagione il team britannico e la squadra nipponica.

“Offriamo a tutti i costruttori coinvolti nel campionato la possibilità di ottenere un nuovo pilota, con il nostro supporto finanziario”, ha affermato Peter Thul, Direttore Senior dello sport del WRC Promoter. Sia chiaro però, nulla è gratis e infatti anche i piloti e le squadre devono mettere qualcosa sul piatto se vogliono che la cosa vada in porto, anche perché preparare una vettura Rally1, sia ibrida che non, di certo non è qualcosa che costa poco.

Tuttavia, Thul pensa che ci possa essere un ritorno per tutti, piloti compresi, che così facendo guadagnerebbero in esperienza dal momento che avrebbero a che fare con vetture più potenti e con un’aerodinamica sofisticata. Inoltre se corressero su una Rally1 non ibrida avrebbero la possibilità di provare qualcosa a metà strada tra una Rally2 e una Rally1 Hybrid.

Il Rally di Cile prima e il Rally dell’Europa Centrale poi daranno modo agli spettatori di dimostrare di che pasta sono fatti (qualora non fosse già chiaro) Sesks e Pajari e di quanto questi siano maturati al volante di auto nettamente più performanti rispetto a quelle cui sono abituati nel WRC2.

Un’operazione come quella attuata per il duo sopra citato è stata proposta anche a Hyundai Motorsport WRT dagli stessi promoter del WRC, ma il team non ha vetture sufficienti per compiere un tale passo. Ciononostante si sono dimostrati felici per la notizia. La squadra sudcoreana poi, interessata al WEC, potrebbe delegare dal 2026 le i20 N Rally1 ibride ad un team privato.

Parlando più in generale, Peter Thul ha detto che il WRC Promoter ha una rosa di nomi da proporre e una lista molto lunga tra cui figura anche il nome di un altro pilota che tanto bene ha fatto finora: Robert Virves, pilota estone di 24 anni impegnato nel WRC2 con una Skoda Fabia RS Rally2.

Infine Thul ha tenuto a precisare che si tratta solo di un’iniziativa e pertanto possono solo incoraggiare le squadre a scegliere i giovani piloti, ma di fatto non si occupano loro di gestire il tutto. Se solo ci fossero più auto di sicuro vedremmo le nuove generazioni confrontarsi con le vecchie e con piloti esperti.