Scritto da: Francesco Angelini

Il campionato mondiale di rally, a parer mio, è il campionato motoristico più affascinante e prestigioso. Sarò di parte e/o forse non sarete d’accordo con me. Attualmente però sembra essere in grande difficoltà, con squadre che minacciano il ritiro e con le nuove case costruttrici che sono orientate verso altri campionati. Cerchiamo di analizzare la situazione generale.

La Hyundai Motorsport WRT, che ha ufficializzato nelle scorse settimane l’ingresso nel mondiale endurance con Genesis Motor, potrebbe lasciare il campionato nel 2026 e delegare ad un team privato le sue i20 N Rally1 Hybrid. Incerta, come ogni anno, la permanenza del team M-Sport Ford WRT. I costi sono molto elevati e la squadra britannica, che di certo farà di tutto per rimanere nel mondiale rally, ha meno risorse economiche rispetto ai due team ufficiali.

Da sottolineare poi il loro recente ingresso nel mondiale rally-raid con la Raptor T1+, guidata da un certo Carlos Sainz Sr. e da Nani Roma. La Ford Performance punta molto ai rally-raid. La Toyota Gazoo Racing WRT non ha minacciato il ritiro. Nel 2025 la squadra nipponica, per non sbagliare, porterà ad ogni gara tre equipaggi fissi e Kalle Rovanpera, dopo un anno da part-time, farà nuovamente la stagione completa.

Le Rally1 ibride poi, tanto veloci e tanto costose, non hanno suscitato l’interesse di nuovi costruttori. Secondo Dani Sordo, intervistato recentemente da DirtFish, la presenza dell’ibrido non è necessaria. Per il rallista 41enne le vetture ibride, oltre ad essere più vulnerabili ai problemi, sono difficili da gestire. Lo spagnolo preferisce quindi le vetture “vecchia scuola”, più divertenti da guidare.

Concludendo si ricorda che il “WRC Promoter” potrebbe vendere i diritti del campionato ad una multinazionale statunitense e i regolamenti tecnici 2027 dovrebbero arrivare in un futuro prossimo. Si utilizzerà qualsiasi tipo di propulsione? Vedremo, attendiamo notizie.