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ALLA SCOPERTA DEL DAYBREAKER IN NUOVA ZELANDA

17 Novembre 2024

Redazione

Scritto da: Camillo Andrulli

Dopo un’assenza durata otto anni, è tornato lo scorso anno il Daybreaker Rally in Nuova Zelanda e visto il successo che ha riscosso questo evento, gli organizzatori hanno deciso di riproporlo anche quest’anno. Il rally si è svolto il 13 e 14 settembre, e ha rappresentato il quarto round del Brian Green Property Group New Zealand Rally Championship.

Prima di addentrarci nell’edizione di quest’anno è doveroso fare qualche piccolo accenno alla storia che questo evento ha e perché, dopo tanti anni, ricopre un ruolo così importante nel panorama mondiale dei rally. Originariamente tenutosi nel 1983, il Daybreaker Rally è diventato uno degli eventi rally competitivi su ghiaia più iconici della Nuova Zelanda.

Spesso sovraffollato nei suoi anni d’oro, l’unicità dell’evento e le prove complicate e complesse, sia per il pilota che per l’auto, lo hanno reso un evento che racchiude molta storia. Il 2023 ha segnato il 40° anniversario dalla prima edizione. La peculiarità di questo appuntamento risiede nel fatto che tutto di svolge di notte e, come suggerisce il nome, accompagna piloti e spettatori verso l’alba ed oltre.

La sfilata delle vetture ha inizio alle 4 del mattino, ora locale, nei pressi di Palmerston North (Palmy), e già osservando le macchine si intuisce che comunque vada è sempre uno spettacolo: livree coloratissime in pieno stile anni ’80, oltre 190 chilometri in cui bisognerà essere al limite.

 E poi le auto… Dalle Rally2 alle Rally4 con alcune “chicchette” come la Toyota Scarlet o le mitiche Mitsubishi Lancer Evo e Subaru Impreza (di ogni tipo e annata), fino ad arrivare a vetture preparate apposta per il campionato neozelandese come la Hyundai i20 AP4. E tante, tante altre (basti pensare che l’entry list per l’edizione di quest’anno è arrivata quasi a quota 70 auto).

La prima prova si svolge nel pomeriggio del sabato nella Trusts Arena dove ci si incontra, si completano le operazioni di ispezione delle vetture e, una volta pronti, si parte. Fuori dall’arena si percorrono le tortuose strade della Nuova Zelanda che si districano tra sentieri in ghiaia e fattorie. Il clima, poi, è freddo e umido, caratterizzato dalla tipica nebbia mattutina che contraddistingue la zona.

Come dicevamo in precedenza, si parte sabato mattina presto alle 4:00, per la prima vera prova di questo appuntamento. Il rally è partito da Palmerston North e ha messo alla prova i piloti con un mix di strade umide e pioggia persistente mentre viaggiavano verso nord in direzione di Taihape. Quando l’evento è tornato a sud, le condizioni meteo sono migliorate, anche se un ritorno diffuso di pioggia più tardi nel corso della giornata, ha reso scivolose le fasi finali.

L’edizione di quest’anno è stata dominata dall’idolo locale Hayden Paddon, neo-incoronato campione europeo di rally; è stato anche il penultimo evento sulla sua strada verso la vittoria del New Zealand Rally Championship per la settima volta. Il neozelandese ha concluso l’evento con la Hyundai i20 N in prima posizione, staccando i suoi diretti inseguitori di oltre sei minuti.

“Semplicemente delle tappe incredibili”, ha detto Paddon al traguardo. “Un grande ringraziamento agli organizzatori, ai volontari e a tutti quelli che sono usciti sotto la pioggia oggi.
Sono davvero delle tappe per piloti, molto tecniche e impegnative, ma ci sono molte persone che organizzano questo evento e, anche se è un peccato che la pioggia abbia rovinato tutto, tutti si sono divertiti”.

Certo, resta l’amaro in bocca per gli spettatori seduti sugli spalti dopo che la Super Special Stage finale di 1,44 km pianificata all’Arena è stata annullata a causa della pioggia, che ha reso la superficie troppo morbida per una competizione sicura.

Gli organizzatori del Daybreaker Rally, Rally Race Group, hanno espresso i loro più sentiti ringraziamenti ai distretti di Manawatū e Rangitīkei per il loro supporto nel facilitare l’uso delle strade e la Central Energy Trust Arena per aver fatto da base di partenza. “Un ringraziamento speciale va ai proprietari terrieri, ai volontari, ai commissari e ai funzionari dell’evento che hanno sfidato le difficili condizioni per rendere possibile l’evento”, hanno aggiunto.

E proprio come l’evento che dalla sera del giorno prima si estende oltre l’alba del giorno dopo, viene proprio da dire che il Daybreaker Rally sta tornando a fare capolino come il sole del mattino. Arrivederci all’anno prossimo dunque, Nuova Zelanda.