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LANCIA, UN RITORNO AL TOP SOLO A DETERMINATE CONDIZIONI

12 Novembre 2024

Redazione

Scritto da: Camillo Andrulli

Ogni qualvolta che si accosta il marchio Lancia al termine “rally” si è avvolti da un senso di nostalgia e gli occhi diventano pieni di lacrime di gioia… O almeno questo è quello che succedeva fino al 26 maggio 2024. Infatti, il 27 maggio di quest’anno Stellantis e Lancia hanno annunciato il ritorno della casa di Torino nei rally. Ed ecco che le lacrime di gioia diventano lacrime di tristezza, rabbia e angoscia e il senso di nostalgia si tramuta in flashback di guerra.

Inutile nasconderlo, a molti la nuova Lancia Ypsilon non è piaciuta fin dalla sua versione stradale, per diversi motivi che non staremo qui a sottolineare (e anche perché questo non è un articolo che vuole fare polemica). Si, probabilmente molte delle cose che si sono dette in questi mesi sono vere, ma bisogna tenere bene a mente una cosa: i rischi, oggi che il mercato dell’auto vive un forte periodo di incertezza, vanno calcolati e, di conseguenza non è (più) possibile fare il passo più lungo della gamba. Ma andiamo con ordine.

Stellantis concede a Lancia il ritorno alle competizioni solo per permettere a quest’ultima di riaffermarsi sul mercato (dopo che per anni la casa torinese ha prodotto solo un modello), e possibilmente espandersi quantomeno in quello europeo. D’altronde si sa, le competizioni sono sempre servite per vendere di più, e il rally come sport motoristico non è da meno.

Il rally poi è stato una scelta d’obbligo, dal momento che Lancia è il team più vincete nella storia di questo sport e le sue vetture sono tra le più iconiche mai realizzate, complici anche le livree. Questo non è altro che un piccolo impulso che è stato dato al marchio, il resto dovrà venire da sé. Per cercare di avviare ancora di più le cose poi il team ha pensato bene di riportare in auge il mitico marchio HF con tanto di simbolo dell’elefantino, che un tempo marchiavano le Lancia da rally.

Come ciliegina sulla torta ha scelto poi di presentare un programma chiamato “Trofeo Lancia Rally” in cui viene data la possibilità ai piloti, divisi per fasce di età, di competere con le Ypsilon Rally4 HF in un campionato loro dedicato. Il vincitore oltre a portarsi a casa 300.000 euro, vince la possibilità di prendere parte al Campionato Europeo Rally con il team ufficiale Lancia Corse HF.

Si, tutto molto bello… ma dov’è l’inghippo? Il punto è che tutto questo viene fatto per un ritorno economico oltre che di visibilità. Aprire un programma del genere in un campionato dove sono già impegnati altri marchi del gruppo Stellantis deve portare i suoi frutti per forza di cose, altrimenti rischia di far indebitare Lancia ancor prima che le cose comincino.

A questo punto capite bene che Lancia non può fare tutto da sola, e comprenderete anche come mai non hanno puntato direttamente in alto, ovvero presentando il progetto di una Rally1. A tal proposito nel corso della conferenza stampa tenutasi a Balocco qualche giorno fa, ha parlato anche Charles Henri Fuster, responsabile marketing globale della Lancia.

“C’è una regola specifica in Stellantis e penso che sia una regola giusta e molto valida: se hai un progetto con un forte ritorno sull’investimento, hai il diritto di presentarlo al consiglio, non dicono sì a tutto. Opel voleva costruire un’auto Rally2 quando i regolamenti furono svelati per la prima volta e il consiglio le disse di no”, ha spiegato Fuster al termine della conferenza stampa.

Da qui si intuisce come Rally4 non è mai stato progettato per essere una formula promozionale. È un gradino vicino al fondo della scala: le sue auto sono pratiche, non ambiziose. Il che rende la giustificazione del progetto Rally4 valida, dal momento che parallelamente si farà riferimento alla produzione della Ypsilon stradale e al ritorno del marchio HF (anche sui modelli stradali).

In realtà non è una semplice mossa di marketing, ma solo il motivo spesso dimenticato del perché esistono le competizioni. Prendiamo per esempio la Hyundai, la sua livrea è stata spesso criticata perché a molti non piace; ma la N scritta così in grande sulla portiera serve a far conoscere i modelli più sportivi del marchio sudcoreano. Ecco, è la stessa cosa che Lancia vuole fare con la scritta HF.

La cosa che dovrebbe far indignare in realtà è che per fare tutto questo, bisogna passare dai campionati junior e solo in un secondo momento, se le cose sono andate bene, si può pensare di approdare nella massima categoria. Per cui come spesso accade, la colpa è della FIA ed in parte anche del WRC Promoter, che dovrebbero fare dei regolamenti tali da garantire un costo minore delle vetture.

Proprio per questo motivo, Miki Biasion (storico pilota e campione del mondo con Lancia) ritiene che il giusto compromesso per tutti sarebbe una Rally2. E in effetti, se ci pensate, è così se consideriamo questa categoria dal punto di vista di costi di sviluppo, costi di gara, costi per i piloti, costi per il team, costi per chilometri e opportunità di vendere auto, la Rally2 oggi sarebbe la soluzione più intelligente.

Ma Eugenio Franzetti, direttore di Lancia Corse, chiede che prima di tutto venga fatta chiarezza su quelli che saranno i regolamenti WRC1 e WRC2 per il futuro, per poi decidere se il campionato mondiale può essere un’opzione o meno per la Ypsilon HF.

Quindi se i promotori e chi fa i regolamenti per il WRC dovessero aprire la porta ad un cambiamento significativo, anche Lancia avrebbe un’opportunità per presentare qualcosa di significativo al Consiglio di Stellantis Motorsport per un possibile ritorno nel campionato mondiale.

“Quindi campionati rally con molti piloti, con molte auto, con molti costruttori. Questo è il loro lavoro. Ma penso che tutti vogliano avere più visibilità nel WRC oggi. Devono migliorare questo aspetto, perché se lo migliori, avrai una maggiore visibilità per i produttori presenti e, se hai una maggiore visibilità, avrai un ritorno sull’investimento più elevato. Quindi, come si fa? È il loro lavoro e penso che sappiano molto bene le cose che devono migliorare”, ha concluso Franzetti.

Probabilmente la gente avrà ancora da ridere, anche se Lancia Corse dovesse tornare nel mondiale rally un giorno. Noi ci auguriamo che torni e che non resti uno dei tanti render che vengono fatti ormai da anni. E poi diciamocelo, bisogna trovare un degno erede che rappresenti Lancia nei rally come lo stesso Biasion ha fatto e detto anche nel corso della conferenza stampa.

Credit: media.stellantis.com & LP Design