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Categorie: WRC
RALLY DI MONTE-CARLO 2025, NUOVE STRADE E STESSA MAGIA
23 Gennaio 2025
Redazione
Scritto da: Luca Gentile
Il Rallye Automobile Monte-Carlo, prima tappa della stagione 2025 del World Rally Championship, continua a incarnare l’essenza più pura del motorsport, quella che mescola tradizione e innovazione in una formula che da oltre un secolo affascina piloti e appassionati.
Quest’anno, gli organizzatori hanno deciso di introdurre modifiche significative al percorso, offrendo una nuova sfida ai partecipanti e riportando in auge tratti leggendari come il Col de Turini, che sarà affrontato domenica, un passaggio attesissimo dagli appassionati.
Questo rinnovamento, insieme alla consueta imprevedibilità delle condizioni meteorologiche, trasforma ancora una volta il Monte-Carlo in un evento capace di mettere a dura prova piloti, navigatori e squadre, rendendolo uno dei rally più attesi del calendario WRC.
UN PROGRAMMA RINNOVATO PER L’EDIZIONE 2025
Il Rally di Monte-Carlo 2025 si svolgerà dal 23 al 26 gennaio, articolandosi su 18 prove speciali che copriranno un chilometraggio competitivo di 343,80 chilometri. La gara si apre con lo shakedown previsto mercoledì 22 gennaio, una sezione fondamentale per testare le vetture in condizioni di gara reali.
La prima giornata di competizione inizierà con tre prove speciali in notturna, disegnate per mettere subito alla prova le capacità dei piloti e la concentrazione dei co-piloti. Queste prime sfide rappresentano un debutto intenso che darà il tono al resto del rally.
Il venerdì e il sabato vedranno un totale di sei prove speciali al giorno, tra cui spiccano alcune sezioni inedite e il ritorno di percorsi leggendari. Domenica ci sarà il Col de Turini, una delle prove più attese dell’intero campionato. Domenica 26 gennaio chiuderà il rally con tre prove, inclusa la Power Stage “La Bollène-Vésubie/Peira-Cava”, che assegnerà punti extra ai migliori tempi.
UN TRACCIATO CHE FA LA DIFFERENZA
Le modifiche al percorso del Monte-Carlo 2025 segnano un cambio di passo rispetto alle precedenti edizioni. Il chilometraggio complessivo è aumentato, con diverse prove speciali che superano i 20 chilometri, evocando lo spirito delle grandi maratone rallistiche del passato. I nuovi tratti del tracciato non sono stati pensati solo per aggiungere difficoltà, ma per offrire ai piloti una sfida che combina tecnica, resistenza e capacità di adattamento in un equilibrio perfetto tra tradizione e modernità.
Da sottolineare la presenza del Col de Turini, una delle prove più iconiche nella storia del rally mondiale. In passato il passaggio in notturna, con i fari delle vetture che fendevano il buio e i tifosi assiepati lungo le curve innevate, aggiungevano un elemento quasi epico alla competizione. Non è un caso che piloti come Ott Tänak abbiano definito questa sezione come “un sogno e un incubo al tempo stesso”, sottolineando quanto sia necessario mantenere sangue freddo e concentrazione in un ambiente così ostile. Il Turini non perdona, e basta una minima distrazione per compromettere l’intera gara.
Ma le sfide non si fermano qui. Le squadre dovranno affrontare anche il problema delle prove completamente nuove, mai percorse in precedenza, dove il lavoro sui roadbook e l’intesa tra pilota e co-pilota diventeranno fattori determinanti. Ogni curva, ogni nota e ogni dettaglio della preparazione influiranno sul risultato finale, rendendo il Monte-Carlo una gara dove l’errore non è ammesso.
PREPARAZIONE E STRATEGIA
Se c’è una gara che richiede una preparazione maniacale, quella è il Monte-Carlo. Il lavoro dei team comincia mesi prima della bandiera di partenza, con test specifici che simulano le condizioni variabili del percorso. La combinazione di asfalto asciutto, neve e ghiaccio rende questa gara unica e imprevedibile, costringendo piloti e ingegneri a lavorare su una miriade di variabili.
Toyota Gazoo Racing, campione del mondo in carica, ha concentrato i suoi sforzi sull’affinamento della GR Yaris Rally1, puntando su una configurazione versatile capace di adattarsi rapidamente ai cambiamenti climatici. “Il Monte-Carlo non ti lascia mai spazio per rilassarti”, ha dichiarato il team principal Jari-Matti Latvala, sottolineando come ogni piccolo dettaglio possa fare la differenza.
Hyundai Motorsport, dal canto suo, ha scelto di puntare sulla gestione degli pneumatici, consapevole che le scelte fatte ai parchi assistenza spesso decidono le sorti della gara. Il team principal Cyril Abiteboul ha spiegato che “la capacità di prevedere le condizioni del tracciato e scegliere il set di gomme giusto non è solo una questione tecnica, ma anche una sfida psicologica”. Questo aspetto, infatti, costringe i piloti a fidarsi ciecamente delle analisi fornite dai meteorologi del team, un compito reso ancora più difficile dalle condizioni mutevoli delle Alpi.
Anche il ruolo del copilota diventa centrale in una gara come il Monte-Carlo. Piloti come Kalle Rovanperä, campione del mondo in carica, hanno più volte sottolineato come una comunicazione precisa e una lettura accurata delle note possano fare la differenza tra successo e sconfitta. “In gare come questa, il copilota non è solo una voce che ti guida, ma diventa il tuo punto di riferimento in un ambiente che cerca costantemente di metterti in difficoltà”, ha spiegato Rovanperä.
MONTE-CARLO: LA SFIDA CHE NON PASSA MAI DI MODA
Il Rally di Monte-Carlo non è solo una gara; è una celebrazione della storia, della tecnica e dell’abilità umana. Ogni edizione aggiunge un nuovo capitolo a una saga che dura da oltre cento anni. Con lo shakedown previsto per il 22 gennaio, i team avranno pochissimo tempo per adattarsi alle novità del tracciato e affinare le loro strategie.
Riuscirà Rovanperä a confermare il suo dominio, o sarà uno dei veterani come Tänak o Ogier a riprendersi la scena? E quale ruolo giocheranno i giovani talenti che stanno cercando di farsi strada nel WRC? Una cosa è certa: al Monte-Carlo nulla è prevedibile, e ogni chilometro può riservare sorprese in grado di riscrivere la classifica. Per i piloti, è una sfida epica; per gli appassionati, è lo spettacolo del motorsport al suo massimo splendore.